Visione o realtà?
Siamo alla vigilia di una rivoluzione radicale?
La settimana scorsa ero alla “Discussione con Jeremy Rifkin” organizzata da Assolombarda e dal Politecnico di Milano.
Rifkin è un economista visionario. E’ famoso per aver scritto nel 2002 l’”Economia all’idrogeno” dove sosteneva che l’idrogeno avrebbe cambiato il mondo. Nel 2004 ha scritto “Il sogno europeo” per dimostrare che l’Europa è il modello economico e politico vincente. Insomma è uno scarso veggente, almeno nel breve periodo, ma è comunque interessante approfondire le sue analisi indipendentemente dalla verifica delle sue conclusioni.
A Milano ha parlato di Terza Rivoluzione Industriale. Dopo la prima rivoluzione fondata sul carbone e sul vapore, dopo la seconda rivoluzione fondata sul petrolio e l’elettricità, Rifkin sostiene che oggi siamo alla soglia di un cambiamento epocale dell’economia mondiale.
La terza rivoluzione industriale nascerà grazie alla presenza di:
- Tecnologie internet. Steve Jobs ci ha trascinato da un mondo fatto di server e computer centralizzati e complessi, a un mondo di facile accesso e comunicazione grazie ai tablet e ai cellulari. Almeno un terzo della popolazione mondiale è ora connessa a internet. Un progresso rivoluzionario che ha portato alla “democratizzazione delle comunicazioni”. Musica, notizie, conoscenze e vita sociale sono scambiate on-line. Una drastico progresso nella storia della specie umana.
- Energie rinnovabili. Il sole, il vento, le biomasse, l’energia geotermica e l’idroelettrica sono a disposizione di tutti, proprio come le informazioni su internet. In Germania oggi esistono 1 milione di edifici che sono produttori di energia anche per la distribuzione. Aziende tedesche come Siemens, Bosch e Daimler stanno studiando sofisticati software che permettono di gestire le micro centrali energetiche rinnovabili. Smart building e mobilità verde saranno parte essenziale delle città del futuro.
L’idea che ciascuno generi l’energia che gli occorre e che possa condividerla e distribuirla grazie alle tecnologie internet è una gran bella visione. Sarà realizzabile?
Una parte importante della terza rivoluzione è in nuce.
Grazie alle stampanti 3D, ciascuno ora può produrre il proprio prodotto e costruirlo a distanza. E’ una tecnologia che funziona. Con un qualunque pc, si spediscono file 3D a una stampante 3D che “costruisce” i prodotti a strati, utilizzando vari materiali come carta, resine plastiche, metalli o gesso.
Oggi viviamo in una era digitale. E’ diventata digitale anche la manifattura. Ciascuno può produrre il proprio prodotto e consegnarlo direttamente al cliente senza sostenere i costi della logistica e del trasporto. Un bel risparmio energetico!
Grazie a Jobs e a tutti i visionari passati, presenti e futuri.
“Le rivoluzioni sono figlie di idee e di sentimenti prima che di interessi” (L. Sturzo).