Il Sudafrica che verrà

Laura Oliva Paesi Leave a Comment

“Il giorno in cui avrò paura di rischiare, non sarò più adatto a fare il leader.” (Cit. da Invictus)

Nelson Mandela è il simbolo di una intera nazione, il Sudafrica.

Per il resto del mondo Mandela o Madiba, come lo chiamano i sudafricani, è il simbolo universale di dignità, di lotta non-violenta, di lotta al razzismo, di lotta per le libertà. Una icona che ispirerà ancora il paese.

Guardiamo oggi quello che il Sudafrica è diventato grazie alle sue vittorie.

 

Gdp % Growth and Inflation index. Source: IMF

Gdp % Growth and Inflation index. Source: IMF

Negli ultimi dieci anni il prodotto interno lordo del Sudafrica è raddoppiato50  milioni di cittadini vivono in un paese democratico con un reddito medio pro-capite di 10.500 dollari.

Il Sudafrica è il primo fornitore mondiale di metalli preziosi, il settimo paese al mondo per produzione di alluminio.

South Africa- Debt and Current Account. Source: IMF

South Africa- Debt and Current Account. Source: IMF

Il paese ha un tasso di partecipazione politica femminile fra i più alti al mondo, ben il 42% dei parlamentari è donna.

Dal 1992 il Sudafrica fa parte dei “paesi emergenti”, cioè è incluso nell’indice chiamato “MSCI Emerging Markets”. Il termine “mercato emergente” è stato creato per dare una connotazione positiva ad alcuni paesi che venivano comunemente indicati come “terzo mondo” o “paesi sotto-sviluppati”. Dopo più di vent’anni pochi paesi sono “emersi”, molti sono rimasti nell’indice senza essere diventati “sviluppati”.

Il Sudafrica ha ancora molta strada davanti a sé. La disoccupazione è molto alta, oltre il 25%. Il tasso di scolarizzazione e le condizioni sanitarie della popolazione hanno bisogno di investimenti efficaci.

I mercati finanziari apprezzano le prospettive del paese. Complice il rally delle quotazioni dell’oro, negli ultimi anni il Sudafrica ha attratto notevoli investimenti esteri. Gli investitori hanno ben accolto anche le emissioni di debito statale, nel 2013 ben 2 miliardi di dollari sono stati collocati a un tasso del 6%.

Per il 2013 il Fondo Monetario prevede una crescita debole (2%), nel 2014 le previsioni sono di una crescita al 3% se il contesto economico globale e in particolare quello della Cina, a cui il paese è economicamente molto legato, forniscono gli stimoli esterni di cui il paese ha bisogno.

“Non c’è nessuna strada facile per la libertà.” (Nelson Mandela)

 

 

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