Il crollo dei prezzi delle materie prime industriali

Laura Oliva Commodities Leave a Comment

Uno tsunami ha colpito il mercato delle materie. Un impatto che ha conseguenze dirette per le aziende. Cosa sta succedendo?
Il 2015 è un buon anno per gli acquisti di materie prime industriali. Da gennaio a oggi i prezzi delle principali materie prime quotate nei mercati internazionali sono diminuiti a doppia cifra.

Materie Prime da inizio anno eKuota

Alluminio, zinco, platino e rame sono calati tra il 15 e il 20%. Palladio, stagno e nickel hanno perso tra il 20 e il 30%. L’acciaio ha addirittura registrato meno 70%.
Per meglio inquadrare il fenomeno occorre però una premessa. Il prezzo delle materie prime è normalmente quotato in Dollari americani. Gli acquisti effettuati dalle aziende europee dovranno quindi considerare anche le variazioni del cambio. L’Euro quest’anno si è molto indebolito: circa l’8% in meno. L’effetto è stato di ridurre (ma non annullare) i vantaggi derivanti dalla diminuzione dei prezzi delle materie.

Euro USD eKuota

Erano anni che non si verificavano condizioni così favorevoli per le aziende manifatturiere. Alluminio, zinco, nickel e rame sono materie prime indispensabili per la produzione di elettrodomestici, nel settore dei trasporti e delle costruzioni, nonché per i componenti meccanici ed elettrici.

Nel 2014, i prezzi hanno registrato andamenti discordanti (vedi tabella): forti rincari per acciaio e palladio; sensibile contrazione per rame e piombo.

Tavola periodica Materie Prime Industriali - eKuota.001

 

1. I PREZZI DELLE MATERIE PRIME

Nel 2015, prezzi dell’alluminio, hanno raggiunto il livello più basso da sei anni a questa parte. Il principale produttore di questo metallo è la Cina, che negli ultimi sei mesi ha aumentato l’offerta del 66% rispetto all’anno scorso.

Alluminio eKuota

Anche per il rame i prezzi sono straordinariamente bassi. In questo caso, la Cina è il principale importatore e utilizzatore di rame e la domanda proveniente dal Paese è talmente rilevante da determinare i prezzi nei mercati finanziari.

Ma cosa succede in Cina? L’economia sta dando segnali di rallentamento. Le esportazioni sono diminuite dell’8,3% a causa della debole domanda mondiale. Anche le importazioni sono calate dell’8%. La crescita PIL prevista per la fine del 2015 è stimata al 7%: si tratta del tasso più basso registrato negli ultimi 25 anni. Fino a ieri, il Governo cinese, al fine di stimolare l’uso della valuta nazionale a livello globale, ha imposto un cambio forzoso dello Yuan sul Dollaro americano (circa 6,2).

CHINA COMMODITIES

Lo scorso agosto invece, la Cina ha adottato un drastico provvedimento per risollevare i numeri dell’economia: consentire alla moneta nazionale di svalutarsi, ampliando i limiti alle oscillazioni. Il risultato è stato che in pochi giorni, lo Yuan si è svalutato del 3% rispetto al Dollaro. L’effetto finale, frutto della combinazione tra raffreddamento dell’economia cinese e rafforzamento del dollaro, è stato quello di aggiungere pressione sui prezzi delle materie prime. Un dollaro più forte (+ 8% sull’Euro, da inizio anno) rende le materie prime (la cui compravendita avviene in questa valuta) più costose per le aziende non statunitensi.

2. LE CONSEGUENZE PER LE AZIENDE

Gli acquisti di materie prime industriali devono tener conto delle tendenze di prezzo che maturano nei mercati finanziari internazionali. è molto importante scegliere bene i tempi per evitare di pagare costi troppo alti. Per la maggior parte delle materie prime, l’attuale fase di mercato vede un’ulteriore indebolimento dei prezzi. Questo vuol dire che fino alla prossima inversione di tendenza, le materie prime continueranno a diminuire, o rimarranno comunque su livelli invariati.

Dato questo scenario, con i prezzi a livelli minimi, la tentazione è di riempire il magazzino e ordinare anche per il prossimo anno… ma non c’è fretta. Gli ordini possono anche aspettare. Poter ulteriormente sfruttare i prossimi segnali di debolezza delle materie prime o di rafforzamento dell’Euro, potrebbe essere una arma vincente che determina la competitività dei prodotti venduti dalle aziende manifatturiere. Avere la possibilità di comprare a prezzi migliori, senza cambiare il fornitore, ma sfruttando i movimenti favorevoli dei prezzi è un vantaggio prezioso rispetto ai concorrenti. Il tema diventa dunque come programmare gli acquisti e tener conto delle quotazioni dei mercati.

Questi cambiano giornalmente e occorre essere sempre attenti per cogliere ogni opportunità. Per poterlo fare è utile disporre di una piattaforma di informazioni e analisi come quella predisposta da eKuota: uno strumento innovativo e tecnologico che aiuta le aziende a gestire i rischi derivanti dai mercati finanziari. Avere i prezzi e le quotazioni sotto controllo, dotarsi di un sistema automatico di notifica dei cambiamenti che avvengono sui mercati, può essere una soluzione utile a tante aziende, per minimizzare i costi e migliorare i risultati di bilancio.

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