A seguito della crisi di Covid 19, i rischi di cambio per le aziende che fanno import-export si sono ampliati. In questi giorni sperimentiamo sui mercati finanziari veloci cambiamenti di tendenza con fluttuazioni importanti tipiche di una situazione di crisi.
Man mano che è cresciuta la consapevolezza del contagio di Coronavirus nei diversi continenti, si è diffusa anche l’incertezza sulle prospettive e sugli scenari futuri. Abbiamo assistito a cambi drastici dello scenario economico e un sentimento di panico è rimbalzato in tutti gli operatori con conseguenze ingenti sulla liquidità.
Quali sono le indicazioni per gestire al meglio questi momenti di incertezza per le aziende che hanno esposizioni valutarie?
- Mappare il rischio
L’azienda che ha clienti o fornitori esteri e che quindi utilizza flussi di cassa in valuta, è esposta alle oscillazioni del tasso di cambio che ultimamente sono molto aumentate. Il rischio di cambio è misurato con indicatori semplici come la volatilità. Maggiore è la volatilità della valuta, maggiore è il rischio che questa valuta abbia delle fluttuazioni positive o negative e quindi maggiore è il rischio per l’azienda. L’importanza della classificazione del rischio (volatilità) è data dalla necessità di avere un riferimento utile per l’operatività, per comprendere a quali valute prestare maggiore attenzione per ridurne gli effetti negativi.
La volatilità delle principali valute nei confronti dell’Euro è riassunta nell’immagine che segue. Le valute più deboli hanno una elevata volatilità come il Rublo (RUB), la Rupia Indiana (INR), la Sterlina (GBP). La valuta più stabile è il Franco Svizzero (CHF) con il valore minimo di volatilità del 3,71%.
I livelli di volatilità raggiunti in questi giorni sono di molto superiori a quelli di inizio anno; ad esempio il Rublo ha più che raddoppiato la sua volatilità nei confronti dell’Euro, il Dollaro Australiano ha aumentato la sua volatilità del 30%.
Quindi il rischio è bene monitorarlo nel tempo, occorre verificare se le condizioni dei mercati finanziari sono cambiate e quali sono le conseguenze sui rischi specifici ai quali sono esposti i flussi di cassa dell’azienda.
2. Verificare quali sono gli impatti futuri per l’azienda
L’azienda esposta a un contesto internazionale di stakeholder esteri, può verificare l’impatto del rischio di cambio sui risultati futuri. Per farlo le occorre conoscere:
- la perdita potenziale futura
- la probabilità che questa perdita si avveri.
Nel caso di un incasso di Sterline previsto per la fine del primo semestre 2020, il calcolo della perdita potenziale futura effettuato con i modelli quantitativi di Ekuota, è contenuto nella tabella che segue.
Per ogni 1.000 Sterline che l’azienda incasserà alla fine del secondo trimestre di quest’anno, la perdita potenziale, cioè lo scostamento negativo previsto a seguito di movimenti avversi del cambio della Sterlina verso l’Euro, è pari all’8,26%, ovvero 90,8 Euro.
La probabilità che si verifichi questa perdita nello scenario futuro è calcolata con un modello probabilistico da Ekuota. Oggi la probabilità è del 55,6%. Una probabilità considerevole che la Sterlina si svaluti da qui a fine giugno.
Nella tabella che segue sono riassunte le indicazioni di Ekuota per le principali valute alla data del 30 giugno 2020 con l’indicazione dello scenario dei rischi previsto.
Per gli incassi in Rubli, Rupie Indiane, Sterline e Dollari Australiani è prevista una svalutazione della valuta con una probabilità elevata e perdite potenziali che raggiungono un massimo del 32% per gli incassi in Rubli.
Differente lo scenario del Franco Svizzero e dello Yen che hanno una elevata probabilità di rafforzarsi lo stesso per il Dollaro Americano ma con una probabilità inferiore.
3. Considerare i rischi nel loro insieme
Tutti i rischi finanziari si influenzano tra di loro e l’esposizione a un rischio singolo può essere molto differente – anche superiore – all’esposizione a più rischi contemporaneamente. E’ l’effetto della correlazione. I rischi non correlati fra di loro offrono un contributo importante: hanno un rischio complessivo inferiore alla somma dei singoli rischi. Quindi può accadere che la misurazione del rischio complessivo conduca a un beneficio per l’azienda.
E’ il caso di due flussi di cassa in uscita di Dollari Americani e di Franchi Svizzeri. Nella immagine che segue vediamo l’analisi di un pagamento di 1000 USD e di 2000 CHF da effettuarsi alla fine del prossimo semestre.
Il rischio del dollaro americano (volatilità) è del 5,85%, quello del Franco Svizzero è del 3,71%. I due rischi insieme hanno una volatilità totale più contenuta della loro somma: 3,3%. Essere esposti a questi due rischi contemporaneamente equivale a un beneficio di copertura dovuto alla loro correlazione. Il rischio non scompare ma è inferiore.
E’ quindi importante misurare il rischio tenendo conto della completa esposizione per poter così gestire correttamente le coperture finanziarie.
In questo caso specifico, scopriamo che si copre il 50% del rischio cambio per i pagamenti sul Dollaro Americano e sul Franco Svizzero con coperture forward, il rischio totale risultante si riduce all’ 1,65% (vedi immagine che segue).
Conclusioni
In condizioni di estrema incertezza come quella attuale, le indicazioni principali per una corretta gestione dei rischi finanziari sono:
- Valutare l’esposizione complessiva al rischio di cambio;
- Conoscere quali sono i rischi peggiori in termini di impatto potenziale sui risultati futuri;
- Gestire le coperture nel loro insieme, per valutare correttamente i benefici a livello di rischio dell’insieme dei flussi di cassa;
- Monitorare con frequenza le esposizioni in periodi di alta volatilità come quello attuale ed essere pronti a drastici cambi di scenario.
Le valutazioni di Ekuota valide per la fine del primo semestre 2020, indicano:
- rischio elevato (alta perdita potenziale associata ad alta probabilità) per gli incassi in Rubli, Rupie Indiane, Sterline, Dollari Australiani e Yuan
- rischio elevato per i pagamenti in Franco Svizzero e Yen
- rischio moderato per i pagamenti in USD.
L’analisi delle esposizioni al rischio di cambio ha l’obiettivo di generare una riflessione su quali rischi sono accettabili e quali occorre mitigare. La crisi dovuta al Covid19 ha creato una situazione anomala di rischio per la liquidità per le aziende. E’ necessario quindi un intervento tempestivo per fronteggiare correttamente le prossime sfide. Abbassare la soglia di accettazione del rischio per le aziende più esposte al commercio internazionale è una opportunità da cogliere per continuare a fare business in un mondo con sempre meno certezze.
“..quello che è un Cigno nero per il tacchino non è un cigno nero per il macellaio.
..il Cigno nero non consiste solo nel verificarsi di un certo evento ma anche nella sua entità e nelle sue conseguenze.”
Nassim Nicholas Taleb – Robustezza e fragilità – Ed. il Saggiatore 2007