A breve il parlamento inglese deciderà se ratificare o meno la proposta di accordo negoziata dal governo May con la UE.
Le conseguenze di un “no deal”, ovvero di una uscita senza accordo sono state valutate dalla Banca d’Inghilterra e sono disastrose. L’economia britannica si contrarrà dell’8% nel 2019 e il Pil scenderà complessivamente di 10,5 punti in cinque anni. Non solo: la sterlina potrebbe crollare del 25%, il prezzo delle case capitolerebbe di un altro 30 per cento, mentre la disoccupazione raddoppierà.
Dal giorno del referendum che ha stabilito l’uscita dall’UE ad oggi, la sterlina si è svalutata del 15% nei confronti dell’Euro.
Le probabilità di una uscita senza accordo non sono irrisorie: May non ha ottenuto al momento consensi sufficienti per la ratifica delle sue negoziazioni, il parlamento inglese probabilmente non appoggerà questo accordo. Esiste invece la possibilità di rimandare la scadenza fissata per l’uscita se il parlamento decidesse in tal senso.
Lo scenario in questo momento è molto incerto, tre sono le alternative possibili:
- uscita senza accordo (no deal);
- uscita posticipata;
- nuovo referendum.
Quali potrebbero essere le conseguenze sulla Sterlina?
Lo scenario elaborato da Ekuota per la fine di marzo 2019 prevede un intervallo compreso tra un minimo di 0,853 e un massimo di 0,951.
La svalutazione della sterlina in caso di “no deal” potrebbe arrivare a 0,951 ovvero –6,7% rispetto ai valori correnti. E’ una svalutazione importante che deve essere presa in considerazione da chi ha futuri incassi in sterline. E’ comunque uno scenario estremo, che ha una bassa probabilità di realizzarsi. Anche se bassa probabilità non significa probabilità zero, quindi meglio tenerne conto.
Secondo le analisi di Ekuota, le probabilità di svalutazione della Sterlina da oggi al prossimo marzo sono alte: 61%. Quindi da oggi alla fine di marzo occorre tenere in considerazione le possibili coperture per i futuri incassi in sterlina.
Il tasso di cambio a termine Euro-GBP per la scadenza di fine marzo è pari a 0,8941. Ekuota valuta la probabilità di efficacia di questa copertura al 57%, cioè le probabilità di ottenere alla scadenza un cambio favorevole rispetto al mercato.
In conclusione, nello scenario “no-deal” o comunque in caso di uscita posticipata è probabile una svalutazione della sterlina, quindi sarebbe opportuno coprire i futuri incassi in sterline. Un consiglio: evitate se possibile le scadenze a ridosso delle date importanti delle negoziazioni, dove ci sono picchi di volatilità costosi.
Le probabilità di “remain” al momento sono scarse, ma per tenerne conto e sfruttare futuri picchi di ottimismo dei mercati si può scegliere di limitare gli importi coperti e le scadenze.